Yeah e la scuola: insieme per l’inclusione

Diffondere la cultura dell’accessibilità a partire dalle scuole. Da diversi anni ormai collaboriamo con le scuole del territorio per realizzare percorsi di formazione ad hoc per studenti di ogni ordine e grado.

Si tratta di percorsi di educazione all’inclusione il cui scopo è di far conoscere il mondo della disabilità e far acquisire alle nuove generazioni – ai cittadini del futuro – una maggiore consapevolezza sul tema dell’accessibilità. Le attività sono personalizzate e vengono calibrate tenendo conto degli obiettivi formativi del percorso di studio in modo da trasmettere agli studenti competenze concrete e utili per la loro futura professione. 

Per fare un esempio, per i ragazzi dell’indirizzo socio-sanitario dell’Istituto I.I.S. “Michele Sanmicheli” di Verona abbiamo sviluppato il percorso formativo “Nuovi punti di vista”. D’intesa con la referente per le attività di Alternanza Scuola-Lavoro Prof.essa Marazzi, è stato strutturato un percorso formativo con laboratori e attività pratiche “su misura” volte a fornire competenze professionali specifiche ai futuri operatori socio-sanitari. 


Il progetto vede il coinvolgimento delle classi IV dell’istituto e quest’anno giunge ormai alla sua quinta edizione.

In particolare ci siamo focalizzati sulle disabilità visive: che cos’è una disabilità visiva, quali sono le principali patologie, differenze tra cecità e ipovisione, gli ausili utili. Il corso è poi culminato nell’esperienza pratica su come assistere le persone, sia giovani che anziane, con una disabilità visiva.

E’ importante sottolineare che queste sono abilità che i futuri OSS, infermieri ecc. devono possedere, specie in una società sempre più anziana, in cui un over 65 su 3 fa esperienza di una significativa perdita della vista (dati EBU, Euopean Blind Union).

Con l’Istituto Tecnico Statale “Marco Polo” di Verona invece i nostri progetti hanno riguardato l’accessibilità turistica. Anche in questo caso la condivisione con i docenti tutor della scuola ha fatto emergere interessanti spunti per la formazione. Essendo il “Marco Polo” un istituto ad indirizzo turistico il percorso è stato studiato per formare futuri operatori del turismo: partendo dalle buone prassi da seguire per accogliere ospiti con disabilità abbiamo presentato ai ragazzi le opportunità economiche offerte dal turismo accessibile, un settore sempre più in crescita e che necessita di un’adeguata offerta turistica in termini di strutture e servizi.

Cosa può fare un operatore turistico per migliorare il proprio servizio? Quali sono le caratteristiche di un’offerta accessibile? Come adeguare o migliorare la propria struttura in termini di accoglienza? Queste sono solo alcuni degli argomenti che abbiamo affrontato insieme ai ragazzi dell’Istituto. Anche per loro il percorso si è concluso con un laboratorio pratico in cui sono stati presentati per esempio casi studio di operatori turistici che hanno investito nel turismo accessibile o abbiamo visto insieme come si realizza una visita guidata all’interno di un museo per una persona che utilizza la carrozzina. Finalità del progetto è di formare operatori turistici esperti in disabilità e inclusione sociale e trasmettere loro nozioni e competenze spendibili nelle loro future professioni lavorative.

Il nostro impegno per la formazione e la cultura dell’accessibilità


Yeah da anni organizza percorsi formativi di carattere teorico-pratico che hanno l’obiettivo di far conoscere ai corsisti i bisogni delle persone con disabilità, in modo che possano acquisire strumenti professionali per l’accoglienza. I nostri corsi sono rivolti a diversi settori e categorie economiche, in particolare operatori turistici, del trasporto passeggeri e socio-sanitario, ma possono essere personalizzati sulla base delle esigenze aziendali/istituzionali.

Scopri di più sui nostri servizi di formazione sull’accessibilità

Noi di Yeah crediamo che occorra occuparsi della formazione degli operatori affinché siano preparati ad accogliere tutte le diverse tipologie di persone con disabilità e a rispondere adeguatamente ai loro bisogni ed esigenze in maniera corretta abbandonando pregiudizi o luoghi comuni. Da questo punto di vista i percorsi che realizziamo con le scuole e in particolare con i ragazzi hanno una duplice importanza: da un lato far conoscere il mondo dell’accessibilità e acquisire le conoscenze in contesti lavorativi e dall’altro diffondere la cultura dell’inclusione, contribuendo allo sviluppo di una società più equa e accogliente fatta da cittadini più consapevoli e responsabili.

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